Alessia Tomassetti e Abibe Panik ritrovate


MACERATA - Ha avuto un lieto fine la sparizione di due ragazzine di 12 e 14 anni nel maceratese. Alessia Tomassetti e Abibe Panik, di cui si erano perse le tracce lunedì a Macerata, si sono presentate spontaneamente la notte scorsa al Commissariato di polizia di Civitanova Marche, prima di andare a scuola, e stanno bene. Da tre giorni erano in corso ricerche in tutto il Maceratese e anche a Roma.
Alessia e Abibe, quest'ultima una ragazzina di origine kosovara, hanno raccontato di essersi allontanate volontariamente dalla loro città, e di aver girovagato per tre giorni nella zona. Proprio ieri sera, il padre della dodicenne, Massimiliano Tomassetti, aveva rivolto un appello alle due fuggiasche dai microfoni della trasmissione Rai Chi l'ha visto: «Non succede niente - aveva detto rivolto alla figlia - basta che torni...».
Le minorenni erano state avvistate per l'ultima volta lunedì mattina, davanti alla Scuola media 'Mestica', dove frequentano la seconda D. L'insegnante che le aveva notate fuori dal portone non le aveva ritrovate in classe, e così erano stati avvertiti i genitori e poi la Questura. Nel pomeriggio del 26 i cellulari delle due giovanissime erano stati agganciati nella zona di Camerino, all'altezza del Lago di Caccamo. Poi più nulla.
Senza esito le ricerche condotte in tutta la provincia e da ieri anche a Roma, nell'ipotesi che le due minori potessero contare su qualche appoggio nella Capitale. Ieri sera la polizia aveva diffuso le foto di Alessia e Abibe, paffutelle, capelli lunghi lisci, con una descrizione del loro abbigliamento, invitando chiunque avesse notizie a rivolgersi al 113. Poi nella notte, la svolta. E il sollievo delle famiglie di Alessia e Abibe, che pare fosse al suo secondo tentativo di fuga.

PASSANTE: "ALESSIA, TUO PADRE PIANGE IN TV" «Ma tu non sei Alessia? Dove andate a quest'ora di notte, Tuo padre sta piangendo in tv, ti cerca, andate alla polizia...». Sarebbe stato l'incontro fortuito con un passante di Civitanova Marche, che aveva appena finito di guardare in tv l'appello di Massimiliano Tomassetti a Chi l'ha visto («torna Alessia, non succede niente») a convincere la dodicenne maceratese e la compagna di scuola Abibe Panik, 14 anni, a interrompere la fuga cominciata lunedì e presentarsi al Commissariato di polizia civitanovese. Era da poco passata la mezzanotte, e a quel punto, sole per strada, le due piccole Thelma e Louise si sono rese conto che due giorni e mezzo di vagabondaggio per le Marche, di viaggi con mezzi pubblici e nottate trascorse in luoghi di fortuna, nella disperazione delle rispettive famiglie, potevano bastare. Secondo una prima relazione trasmessa dalla polizia alla procura dei minori di Ancona, Alessia e Abibe avrebbero fatto tutto da sole: si sono spostate fra Porto Recanati, Ancona, Camerino e Civitanova Marche, utilizzando i pochi soldi che avevano, e dormendo la notte di lunedì e martedì in ripari improvvisati. Adesso, le due ragazzine e i loro genitori si trovano in Questura a Macerata, per completare gli interrogatori e capire se la bravata sia stata agevolata da qualcuno. Nei prossimi giorni, attraverso i servizi sociali, la procura minorile cercherà di stabilire se esistano particolari disagi familiari che abbiano indotto le due ragazzine a scappare. Per Abibe, lo ha confermato stamani ai giornalisti il padre Ilmi Panik, operaio, quella del 26 settembre non è stata la prima fuga: «Ci aveva già provato altre volte, ma di solito si rifugiava da un'amica a Villa Potenza, vicino a Macerata». Alessia invece era stata rimproverata «per una sciocchezza» dal padre, anche lui operaio (la madre è albanese), e forse dietro l'allontanamento c'è anche questo motivo. «Fino all'una di notte le ho cercate in auto, a Fermo, Porto San Giorgio, dappertutto - racconta Panik -, all'1:30 sono tornato a casa, e in quel momento è arrivato un poliziotto per informarci che Abibe e Alessia si erano fatte vive, e stavano bene». Sollievo anche a scuola, la seconda D delle medie 'Mestica' di Macerata, dove le due minori si sono conosciute all'inizio dell'anno scolastico. COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?

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