VENEZIA - «Lucia Manca ci telefonò per sapere se il marito era qui e con chi. Sono certa che fossero i primi di giugno». Teresa è la proprietaria dell'Osteria alla Pasina di Dosson, ristorante a due passi da Treviso. Già intervistata da «Chi l'ha visto?», la signora Teresa non aveva però saputo dire quando Lucia Manca avesse telefonato al ristorante. «Ora ricordo chiaramente che era giugno - spiega Teresa - perché il marito della signora Manca era seduto fuori in compagnia di quattro suoi colleghi. E noi i tavolini fuori li abbiamo messi proprio a partire da giugno».
Una telefonata può voler dire niente. Eppure Lucia si accontentò di sapere che il marito era lì e che era con dei colleghi. Non se lo fece passare, disse grazie e poi riattaccò. Il fatto che l'abbia fatta ai primi di giugno, invece, forse aggiunge qualcosa. Aggiunge qualcosa a quanto detto da chi la conosceva bene: Lucia da giugno non era più la stessa, era un sole spento. Non da aprile o prima, ma da giugno.
Ora che è venuta a galla la doppia vita «sentimentale» del marito di Lucia - che è attualmente parte lesa nell'inchiesta per sequestro di persona a carico di ignoti - è verosimile immaginare che la bancaria di Marcon avesse sentito «puzza di bruciato» nei giorni a cavallo tra maggio e giugno.
Una conferma indiretta la fornisce anche un'amica molto intima di Lucia Manca. Nel giallo di Marcon non ci è mai voluta entrare e non si è ancora presentata agli inquirenti. Da qualche anno, lei e la bancaria di Marcon passavano moltissimo tempo insieme.
Un'amica speciale, che però vuole restare nell'ombra. La chiameremo Giulia, rispettando la sua richiesta di riservatezza. A Giulia, Lucia non aveva detto niente. Niente di quello che forse sospettava. Eppure Giulia si era accorta che qualcosa proprio non andava. Ma che il marito di Lucia avesse un'amante, di certo non se l'aspettava e saperlo l'ha sconvolta.
Anche lei però conferma: il «cambiamento» di Lucia era cominciato verso fine maggio. Sempre più tesa, sempre più taciturna e pensierosa. Ma la riservatezza della bancaria di Marcon era proverbiale, quindi, Giulia non si stupisce che Lucia non le avesse detto niente. Solo di una cosa si dice sicura: se Lucia avesse voluto mollare tutto, l'avrebbe detto alla famiglia che abita a Milano, alla quale era legatissima. E di un'altra cosa è certa: Lucia non aveva un'altra persona nella sua vita.
«Lucia non era proprio il tipo, quando ci raccontava del marito le brillavano gli occhi. Era innamoratissima e diceva che non aveva motivo di esser gelosa di lui», racconta Giulietta, estetista del centro Etherea di Marcon. Sia chiaro, non è possibile sapere se, poco prima della sua scomparsa, Lucia Manca fosse cambiata proprio per aver saputo della relazione clandestina del marito. Ma chi conosceva bene la bancaria di Marcon propende proprio per quest'ipotesi.
A quanto pare, non è possibile neppure confermare al 100% che Renzo e Lucia abbiano litigato in maniera concitata la sera del 6 luglio, giorno prima della scomparsa della donna. Un vicino di casa ha da poco rivelato di aver sentito i due discutere, ma, contattati uno a uno, tutti gli altri condòmini dicono: non abbiamo sentito niente. «Non abbiamo sentito urla o altro - conferma la famiglia Rosso-Vannucci - e confermo che la famiglia della signora Manca è sempre stata molto tranquilla e riservata. Nelle famiglie è normale ogni tanto alzare la voce. E loro erano una famiglia normale». COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?
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