Pistoia, 25 febbraio 2012 - I CARABINIERI del reparto operativo del comando provinciale che (coadiuvati dai colleghi della Stazione di San Giuliano Terme) indagano sulla sempre più misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa (oggi sono passate ben sei settimane) , hanno sequestrato diverso materiale nell’abitazione della famiglia Logli in via Dini a Gello di San Giuliano e nell’adiacente autoscuola «Futura».
Di quest’ultima il marito della donna Antonio Logli, è socio accomandante, mentre Roberta e suo suocero Valdemaro Logli sono soci accomandatari. Questo materiale sarà (o più probabilmente è già in loro possesso) dai Ris dei carabinieri che nei prossimi giorni arriveranno a San Giuliano Terme per un — ovviamente accurato — sopralluogo.
IL RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) è la sezione dell’Arma dei Carabinieri che svolge attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari. Il Ris è posto alle dipendenze del Racis (Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche) e supportato dalle unità Sis (Sezioni investigazioni scientifiche) specializzate nel sopralluogo preliminare sulla scena del crimine. I Ris hanno quattro sedi a Roma (competente per la Toscana), Parma, Messina e Cagliari. I militari che ne fanno parte sono per la maggior parte biologi, tossicologi, chimici, fisici che si occupano di analisi dei reperti delle scene del crimine.
GLI SPECIALISTI biologi di questa sezioni si occupano dell’analisi del Dna e dei reperti biologici in generale presentando particolare attenzione alle tracce organiche che possono essere rinvenute sulla scena del crimine, sulle armi dei delitti e sui reperti. Sono anche coloro che si occupano del sopralluogo (nei casi più complessi) della scena del crimine e dell’analisi delle macchie di sangue, così come dell’individuazione di tracce di animali (necrofagi e non, spesso insetti) per stabilire la data del decesso o se il cadavere è stato spostato dal luogo del delitto.
Al Ris è istituita la banca italiana del Dna, che conserva copie dei tracciati genetici delle persone coinvolte nelle inchieste di polizia. La conservazione riguarda sia persone condannate che altri coinvolti a vario titolo nelle indagini, e può prevedere la conservazione di campioni originali di tessuti, per ulteriori analisi, oltre all’esito degli esami sul Dna. Gli specialisti chimici esaminano tutte le tracce non biologiche come fibre, frammenti di vernice, liquidi di natura sconosciuta e sostanze chimiche non identificate.
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Di quest’ultima il marito della donna Antonio Logli, è socio accomandante, mentre Roberta e suo suocero Valdemaro Logli sono soci accomandatari. Questo materiale sarà (o più probabilmente è già in loro possesso) dai Ris dei carabinieri che nei prossimi giorni arriveranno a San Giuliano Terme per un — ovviamente accurato — sopralluogo.
IL RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) è la sezione dell’Arma dei Carabinieri che svolge attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari. Il Ris è posto alle dipendenze del Racis (Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche) e supportato dalle unità Sis (Sezioni investigazioni scientifiche) specializzate nel sopralluogo preliminare sulla scena del crimine. I Ris hanno quattro sedi a Roma (competente per la Toscana), Parma, Messina e Cagliari. I militari che ne fanno parte sono per la maggior parte biologi, tossicologi, chimici, fisici che si occupano di analisi dei reperti delle scene del crimine.
GLI SPECIALISTI biologi di questa sezioni si occupano dell’analisi del Dna e dei reperti biologici in generale presentando particolare attenzione alle tracce organiche che possono essere rinvenute sulla scena del crimine, sulle armi dei delitti e sui reperti. Sono anche coloro che si occupano del sopralluogo (nei casi più complessi) della scena del crimine e dell’analisi delle macchie di sangue, così come dell’individuazione di tracce di animali (necrofagi e non, spesso insetti) per stabilire la data del decesso o se il cadavere è stato spostato dal luogo del delitto.
Al Ris è istituita la banca italiana del Dna, che conserva copie dei tracciati genetici delle persone coinvolte nelle inchieste di polizia. La conservazione riguarda sia persone condannate che altri coinvolti a vario titolo nelle indagini, e può prevedere la conservazione di campioni originali di tessuti, per ulteriori analisi, oltre all’esito degli esami sul Dna. Gli specialisti chimici esaminano tutte le tracce non biologiche come fibre, frammenti di vernice, liquidi di natura sconosciuta e sostanze chimiche non identificate.
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