Giacomo Pietro Barbetta Scomparso a Mezzoldo:il mistero resta sempre fitto


Perché l'auto è stata trovata a Mezzoldo? Cosa ci faceva così lontano da Albano, dove abita, e da Bergamo, dove lavora? Sono le domande ancora senza risposta nel mistero della sparizione di Giacomo Pietro Barbetta. Di lui si è occupato «Chi l'ha visto?»

Muratore di 53 anni di Albano Sant'Alessandro, di Giacomo Pietro Barbetta non si hanno più notizie dal 27 dicembre scorso. La sua auto, una Volkswagen Passat, era stata individuata lunedì sera a Mezzoldo, nel parcheggio del rifugio Madonna delle Nevi.

Qui è stata allestita, all'albergo Genzianella, la centrale operativa delle ricerche: in campo ci sono una trentina di uomini della delegazione orobica del Soccorso Alpino, cui si sono aggiunti gli speleosub della Lombradia e del Veneto. In volo anche l'elicottero del 117

Sono state scandagliate le acque del vicino laghetto dello sbarramento, in località Ponte dell'acqua. Ricerche che proseguiranno ancora per la giornata di giovedì e, forse, anche venerdì. Sul posto sono stati per due giorni anche i familiari, la moglie e i figli.

«Chi l'ha visto?», mercoledì sera, ha intervistato gli amici, i parenti più stretti, il datore di lavoro. Nessuno sembra sapersi spiegare quell'auto parcheggiata a mezzoldo, zona con la quale il muratore non aveva alcun legame e peraltro anche molto lontana da casa.

Moglie e figli hanno lanciato un nuovo appello: chi avesse notizie può chiamare i carabinieri o la Croce Rossa.

Intanto anche nella giornata di giovedì il Soccorso alpino ha ripetuto in parte i giri delle zone in cui Barbetta potrebbe essersi incamminato ed esteso le ricerche ad altre aree e baite. Ripercorso con moglie e figlio la zona dove la scorsa estate erano andati a fare pic nic.

Mentre i sub controllavano il lago artiuficiale, i carabinieri hanno fatto ricerche a tappeto con ulteriori controlli ancora nei boschi limitrofi, anche con il supporto di attrezzature sofisticate. Ma finora senza esito positivo. COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?

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