E proprio il ritrovamento della bici, mezza immersa nell'acqua, ha fatto attivare il piano provinciale della prefettura per le ricerche scomparsi. In città già nella giornata sono arrivati i cani molecolari della forestale che assieme ai vigili del fuoco ed ai carabinieri stanno pattugliando l'area, alla ricerca di un indizio o di una traccia che possa ricondurre al giovane.
Nel pomeriggio è stato richiesto anche l'impiego dei gommoni e dei sub dei vigili del fuoco al fine di scandagliare con maggiore attenzione l'intero corso del fiume. Una ricerca che si è concentrata in particolare nei tratti compresi tra la Restera e l'ospedale, ma anche in zona Silea, Casier e Casale sul Sile.
Marco ha passato la serata assieme alla sua fidanzata e poi si è trovato con un amico proprio in zona Restera fino a quando i due si sono persi di vista; avevano appuntamento qualche istante dopo per passare dell'altro tempo assieme, solo che a quell'incontro il giovane non si è mai presentato e l'amico si è preoccupato. È a quel punto che il ragazzo che si trovava con lui ha composto il numero d'emergenza chiedendo aiuto alle forze dell'ordine che assieme ai vigili del fuoco si sono immediatamente attivate.
Secondo la prima ricostruzione sarebbe da escludere l'ipotesi di un gesto estremo così come quella di un allontanamento volontario, come era avvenuto in passato. A far preoccupare familiari, amici e soccorritori, sarebbe stata proprio la bici rinvenuta immersa in acqua per metà. Una circostanza che lascerebbe intendere la possibilità che Marco sia caduto nel fiume mentre percorreva in sella alla sua bicicletta lo sterrato di via Alzaia. COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?
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