di Ilaria
Bassi
ROVIGO - Per tutti è semplicemente Ciano. Il burlone del gruppo. Sorriso
sulle labbra, battuta pronta e grande cuore. L'eguaglianza e il rispetto per il
prossimo: la sua filosofia. Una vita fitta di impegni, di progetti da
realizzare, per se e gli altri. Luciano Bombarda, 56enne
presidente dell'associazione culturale Il Fiume, è scomparso da
Ficarolo lunedì sera, probabilmente era a piedi.
Ha compiuto le ultime, quotidiane azioni. E poi se n'è andato. Dileguato nella nebbia. Non vedendolo rincasare, alle 21 circa, la moglie Mercedes ha dato l'allarme. Bombarda aveva già apparecchiato la tavola. Per due. Come ogni sera. Il figlio ventunenne della coppia, Lorenzo, durante la settimana risiede infatti a Verona, dove frequenta i corsi universitari. Anche lunedì quindi, i due coniugi avrebbero dovuto cenare insieme. Ma il tempo passa. La sua automobile è parcheggiata nel garage dell’abitazione di via Piave 28.
La moglie decide così di contattare il cognato Antonio, che con Luciano gestisce l'azienda di manufatti in cemento e materiali per l'edilizia in paese, al civico 471 di via Belfiore, sempre a Ficarolo. Un giro veloce per i bar, ma di lui nessuna traccia. Il suo telefono cellulare squilla ripetutamente a vuoto. E poi l'ultima tappa. Il fratello si dirige verso il luogo di lavoro. Apparentemente nulla di strano. La cancellata dell'azienda è chiusa con il lucchetto, come d'abitudine. Intende comunque dare un'occhiata e accende la luce.
Un'amara sorpresa. Vicino al computer di Luciano, nel suo ufficio, il telefono cellulare e una lettera. Venti righe intrise di un dolore profondo. Di sconforto. Di un destino forse ineluttabile. Quella lettera, indirizzata soprattutto al fratello Antonio, rende esplicita una fine voluta, ormai decisa. Un peso divenuto troppo grande da nascondere anche ai suoi familiari più cari. Le ricerche del cinquantaseienne ficarolese sono state effettuate durante l'intera giornata di ieri dai carabinieri di Ficarolo e dai volontari della protezione civile lungo la zona rivierasca del Po, fino ad Occhiobello. Qui in azione anche i vigili del fuoco. Le ispezioni sul territorio riprenderanno in mattinata.
Luciano Bombarda, membro del direttivo provinciale di Emergency, è conosciuto e stimato in tutto il Polesine per il suo ruolo sociale in quanto presidente de Il Fiume, che ha sede a Stienta. L'associazione culturale, operante nel rodigino e nel ferrarese, si occupa principalmente di memoria. Vanta tra i suoi ospiti nomi illustri, tra cui Shlomo Venezia, Boris Pahor, Walter Veltroni, il procuratore Antonio Ingroia, i giornalisti Lorenzo Guadagnucci e Vittorio Agnoletto.
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Ha compiuto le ultime, quotidiane azioni. E poi se n'è andato. Dileguato nella nebbia. Non vedendolo rincasare, alle 21 circa, la moglie Mercedes ha dato l'allarme. Bombarda aveva già apparecchiato la tavola. Per due. Come ogni sera. Il figlio ventunenne della coppia, Lorenzo, durante la settimana risiede infatti a Verona, dove frequenta i corsi universitari. Anche lunedì quindi, i due coniugi avrebbero dovuto cenare insieme. Ma il tempo passa. La sua automobile è parcheggiata nel garage dell’abitazione di via Piave 28.
La moglie decide così di contattare il cognato Antonio, che con Luciano gestisce l'azienda di manufatti in cemento e materiali per l'edilizia in paese, al civico 471 di via Belfiore, sempre a Ficarolo. Un giro veloce per i bar, ma di lui nessuna traccia. Il suo telefono cellulare squilla ripetutamente a vuoto. E poi l'ultima tappa. Il fratello si dirige verso il luogo di lavoro. Apparentemente nulla di strano. La cancellata dell'azienda è chiusa con il lucchetto, come d'abitudine. Intende comunque dare un'occhiata e accende la luce.
Un'amara sorpresa. Vicino al computer di Luciano, nel suo ufficio, il telefono cellulare e una lettera. Venti righe intrise di un dolore profondo. Di sconforto. Di un destino forse ineluttabile. Quella lettera, indirizzata soprattutto al fratello Antonio, rende esplicita una fine voluta, ormai decisa. Un peso divenuto troppo grande da nascondere anche ai suoi familiari più cari. Le ricerche del cinquantaseienne ficarolese sono state effettuate durante l'intera giornata di ieri dai carabinieri di Ficarolo e dai volontari della protezione civile lungo la zona rivierasca del Po, fino ad Occhiobello. Qui in azione anche i vigili del fuoco. Le ispezioni sul territorio riprenderanno in mattinata.
Luciano Bombarda, membro del direttivo provinciale di Emergency, è conosciuto e stimato in tutto il Polesine per il suo ruolo sociale in quanto presidente de Il Fiume, che ha sede a Stienta. L'associazione culturale, operante nel rodigino e nel ferrarese, si occupa principalmente di memoria. Vanta tra i suoi ospiti nomi illustri, tra cui Shlomo Venezia, Boris Pahor, Walter Veltroni, il procuratore Antonio Ingroia, i giornalisti Lorenzo Guadagnucci e Vittorio Agnoletto.
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