CASERTA - Toccata e fuga a Ventimiglia, o giù di lì. Forse a Montecarlo. Veloce rientro in Italia, un’ora e mezza dopo, destinazione Sanremo. Se non fosse per i tempi tra una tappa e l’altra, troppo stretti per una sosta ai tavoli verdi dei due casinò, ce ne sarebbe a sufficienza per pensare a un’improvvisa passione per il gioco, per le folli conseguenze di un demone annidato nella testa di Salvatore Piccolo, avvocato di paese, un passato da sindaco a Sparanise, patrocinatore delle cause civili del capoclan Giuseppe Papa contro lo Stato che gli aveva espropriato alcuni terreni destinati ai binari dell’Alta velocità.
È sparito nel nulla cinque giorni fa. Per la precisione, lunedì pomeriggio alle 17,36, orario impresso sul report del servizio Telepass dell’autostrada al casello di Caianello. È da quel giorno che lo cercano: la moglie, i figli, i carabinieri, gli amici. E non lo trovano, avendo tra le mani solo un paio di tracce elettroniche: il passaggio al casello dell’A1, l’uscita a Ventimiglia una decina di ore più tardi, il rientro all’alba di martedì (poco dopo le 5 del mattino), la nuova uscita dopo 17 chilometri, a San Remo.
Dopo, il vuoto. Una voragine che, di ora in ora, si fa sempre più ampia e che ingoia notizie, sospetti, timori, trasformando le ombre in fantasmi e allontanando, irrimediabilmente, la speranza che la sua sia soltanto una fuga. Anche perché - sarà una coincidenza - tra qualche giorno sarebbe comparso in tribunale, a Napoli, nella veste di testimone dei rapporti tra Alfonso Papa, parlamentare del Pdl e magistrato in aspettativa e l’imprenditore Alfonso Gallo.
Di riflesso, anche di quelli con la famiglia Cosentino che a Sparanise controlla la centrale termoelettrica. Impianto che proprio Piccolo, indossando la fascia tricolore, aveva inaugurato il 25 settembre del 2007. Una vita fa. Le ultime ore conosciute di Salvatore Piccolo, 49 anni, tessera del Nuovo Psi in tasca, sono le ore di un professionista impegnato nello studio legale ma con un occhio attento alle vicende amministrative del suo paese, di cui perse la guida nel 2009 in maniera assai poco chiara.
Fu lui stesso a denunciare ai carabinieri che un gruppo di consiglieri, parte della sua maggioranza, parte dell’opposizione, firmarono le dimissioni in un’abitazione privata alla presenza di un notaio accompagnato (e pagato) da un chiacchierato imprenditore della zona, collegato a vicende di camorra. Alle 10 di lunedì mattina, dunque, aveva parlato con un paio di consiglieri comunali di Sparanise, concordando alcune iniziative politiche. Alle 13,45 aveva risposto a una telefonata della figlia, che gli chiedeva un passaggio dalla scuola (a Santa Maria Capua Vetere) a casa.
E lui aveva detto di no, che non poteva, perché aveva un impegno a Piedimonte Matese. Cinque minuti dopo, aveva confermato l’appuntamento a un suo cliente, un commerciante di Sparanise, che doveva incontrare alle 15,30. Non è andato a Piedimonte, non ha incontrato il cliente, ha staccato i telefonini. Nessuno è più riuscito a parlare con lui. Solo la sua auto, l’Alfa 159 color grigio fumo, ha lasciato la traccia elettronica al casello di Caianello, ma il Telepass non dice (non può dire) se a bordo ci fosse proprio Piccolo e, soprattutto, se fosse da solo o in compagnia.
Alle 5 del mattino di martedì è scomparsa anche la scia elettronica: segno che l’auto è ferma a Sanremo o, più verosimilmente, che ha lasciato l’autostrada e imboccato la strada priva di congegni di rilevamento elettronico. Non risulta (ma le verifiche sono ancora in corso) che abbia prelevato denaro con la tessera bancomat o che abbia utilizzato carte di credito, almeno intestate a lui.
Gli ingredienti del giallo, dunque, ci sono tutti. Accompagnati dalla pista suggestiva del tour dei casinò, che però fa acqua da molte parti. Non solo perché nessuno ha mai saputo di una sua particolare passione per il gioco d’azzardo, ma anche perché Salvatore Piccolo non aveva nessuna necessità di inscenare una fuga per concedersi tre giorni di passione con le carte. Ma allora, cosa è andato a fare a Ventimiglia e Sanremo? Cosa è andato a portare? Chi ha accompagnato? Soprattutto: c’è ancora lui, sull’auto, o non c’è più sin da lunedì? COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?
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