(Venerdì 4 novembre, ore 19.30) Sono ancora senza risultato le ricerche di Francesco Rigoli, il 24enne di Sordio svanito nel nulla dalla notte di Halloween. Raccolta dall’ufficio persone scomparse della questura di Milano, la denuncia sulla sparizione del giovane è stata diramata alle forze di polizia di tutta Italia. E l’attenzione è particolarmente alta soprattutto nel Lodigiano e nel Varesotto, le due “case” della famiglia Rigoli. Intanto il gruppo di Facebook “Aiutateci a trovare Francesco Rigoli” ha superato i 550 membri.
(Venerdì 4 novembre, ore 9.30) È già nato un gruppo su Facebook (“Aiutateci a trovare Francesco Rigoli“) per agevolare le ricerche del 24enne di Sordio scomparso da casa. In uno dei post il padre del giovane scrive: “Ciao Francesco sono papà se puoi e ci stai vedendo ti prego fatti sentire non ci sono problemi che ci sono che non possono essere superati. L’amore che viene dal cuore dei genitori per i figli e sopra ogni problema. Ricordalo e fatti sentire“.
(Giovedì 3 novembre, ore 22) Scomparso, nella notte delle streghe. È l’angoscioso mistero che aleggia sulla sorte di Francesco Rigoli, 24enne di Sordio, uscito in auto dalla sua casa sulla via Emilia la sera del 31 ottobre e allora inghiottito nel nulla. Studente universitario, ai genitori aveva detto che sarebbe andato a Milano, per festeggiare Halloween in compagnia dei compagni di università, e che li avrebbe raggiunti il giorno dopo nella loro casa di Mercallo. Ma nel Varesotto, il giorno di Ognissanti, il giovane non è mai arrivato. Senza spiegazioni; muto il telefono cellulare, il giovane si è come volatilizzato. E la famiglia, comprensibilmente preoccupata, ha subito lanciato l’allarme, anche alla popolare trasmissione televisiva di RaiTre, “Chi l’ha visto?”; il tutto mentre anche Sordio, ieri, prendeva atto di un “giallo” sul quale nessuno riesce a darsi spiegazioni.
«Un ragazzo bravissimo, educato e gentilissimo: tutte le virtù le aveva lui», garantisce al civico 20 lungo la via Emilia una vicina di casa. L’ultima, forse, a vederlo sotto casa, lunedì mattina: «Mi ha detto che sarebbe andato al lago dai genitori il giorno dopo e mi aveva detto che mi avrebbe salutato sua mamma», riprende la condomina della famiglia Rigoli. Una famiglia «a Sordio da almeno trent’anni», raccontano tutti, stimata e benvoluta. Ma che con il paese, da tempo, faceva avanti indietro con Mercallo, dove anche Francesco avrebbe preso la residenza, qualche anno fa, per stare il più possibile vicino a mamma, malata da tempo, e da papà, che a Sordio era stato anche assessore a servizi sociali, sport e scuola.
Adottato piccolissimo, Francesco, originario del Perù, da una coppia «che l’ha allevato in maniera meravigliosa, e alla quale lui guai, era legatissimo», commenta il sindaco Giuseppe Di Luca. Circondato dalla sua giunta, il primo cittadino è incredulo: «Sono in buonissimi rapporti con la famiglia, anche se ora sta spesso a Mercallo, e non riesco a comprendere: Francesco è un ragazzo a postissimo». La polizia locale cittadina, ieri, ha provato vanamente a contattare i genitori. E nessuno, a Sordio, è in grado di fornire testimonianze, indizi. «Con il fatto che studiasse fuori, i suoi contatti in paese si erano fatti più radi», spiega il parroco, don Luigi Scandelli, riassumendo la versione di tanti; «Veniva qua più che altro nel fine settimana», racconta un altro vicino. Ma nessuno sembra conoscerli, gli amici e i compagni di università di Francesco «che sta preparando la tesi». In una nota diffusa dall’Ansa in serata, in realtà, si ipotizza che il giovane abbia mentito sulal sua carriera universitaria: e che proprio per questo motivo abbia deciso di allontanarsi volontariamente, all’improvviso.
Qualcuno arriva anche a domandarsi se ci sia davvero arrivato, alla festa milanese per Halloween. Il padre Silvano lancia il suo appello anche su Facebook, dove in poche ore il gruppo “Aiutateci a trovare Francesco Rigoli” ha raccolto quasi 500 persone.
Il sito di “Chi l’ha visto?” ne pubblica una bella foto, con una descrizione sommaria (1,68 d’altezza, capelli neri, occhi castani, piccola cicatrice in mezzo alla fronte) e il modello dell’auto con la quale sarebbe salito da Sordio a Milano, una Fiat Punto grigio scuro, targata CD335XB. Con sé aveva i documenti, la carta di credito, il telepass e quel cellulare il cui segnale, per due giorni almeno, è diventato irraggiungibile. «Una brutta sorpresa», sospira un’amica di famiglia, che al giovane è «molto affezionata». E che, come un altro vicino, ci congeda con l’unico augurio davvero importante: «Speriamo non gli sia accaduto nulla di male».
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