T.del Greco, ritrovata Marika (17 anni)


TORRE DEL GRECO17 maggio 2011È stata ritrovata questa mattina Marika, la ragazza di 17 anni di Torre del Greco (Napoli) di cui non si avevano più notizie dallo scorso 12 maggio, quando la giovane si era allontanata di casa attorno alle 22.30 dicendo che sarebbe andata dalla nonna facendo invece perdere le proprie tracce.
La ragazza è stata notata poco prima delle 6 da alcuni netturbini in una strada periferica di Ercolano. Gli uomini l'hanno riconosciuta dalle foto apparse su alcuni volantini affissi nella vicina Torre del Greco.

A darne notizie è la madre della ragazza, Lucia Perna: «Ringrazio - dice la donna - quanti hanno collaborato con noi alle ricerche. Sono stati giorni terribili ma adesso sono felicissima e farò di tutto per mettere alla spalle questa brutta storia».

La ragazza all'atto della scomparsa aveva lasciato una lettera indirizzata ai genitori in cui si scusava «per le tante bugie dette per difendere l'amore col suo fidanzato, amore che comunque è finito».

Ma la storia è molto più complessa.

Marika era uscita dalla sua casa di vico Pontillo a Cavour, in area portuale, verso le 22.30, dicendo alla madre di andare dalla nonna, dalla quale però non è mai arrivata.

Sono subito stati allertati i carabinieri che da cinque giorni proseguono nelle ricerche ma senza alcun risultato. Contattato dalle forze dell’ordine anche il padre della ragazza, residente a Bologna, che ha dichiarato di non avere notizie della figlia.

Parrucchiera ed estetista, esattamente un mese prima di sparire, il 12 aprile scorso, Marika aveva denunciato ai carabinieri il compagno della madre, il marittimo 35enne Massimiliano Paciello, accusandolo di aver abusato di lei per circa dieci anni, anche in presenza del suo fratellino.

La denuncia costò all’uomo l’arresto, con l’accusa di violenza aggravata su minore e atti sessuali con minorenne. In seguito alla reclusione del patrigno nel carcere di Poggioreale, dove attualmente si trova in attesa del processo, e in concomitanza con alcuni problemi sentimentali con il fidanzato, Genny Cozzolino, Marika avrebbe cominciato ad assumere atteggiamenti strani.

«Non era più la stessa - racconta la madre Lucia - diceva e faceva cose strane. Ha anche tentato il suicidio: una volta ha provato a lanciarsi dal balcone, un’altra a tagliarsi le vene». E ieri la signora Lucia è stata convocata dal pm che segue il caso del marito, e lungamente ascoltata sugli atteggiamenti di Marika prima della fuga. Più che indicativa dello stato psicologico della ragazza, negli ultimi mesi, è la bacheca su Facebook, in cui più volte aveva scritto di addii, fughe e ritorni al cielo. L’ultimo suo messaggio, risalente alla notte prima della scomparsa, era un addio a tutti e specialmente al suo grande amore che l’aveva lasciata.

Se inizialmente la pista seguita era quella di una ragazzata e di una fuga passionale, successivamente è sbucata una lettera, che sarebbe stata trovata dalla madre di Marika nascosta nella sua camera accanto ai peluches e, attualmente, al vaglio degli inquirenti. Nella missiva a quanto è trapelato la ragazza chiede perdono alla mamma e al patrigno, ritrattando le accuse fatte contro il padre acquisito e giustificandole come ripicca contro il suo tentativo di ostacolare la sua storia d’amore.

«Mamma perdonami, papà perdonami - si legge nella lettera - a causa di Genny vi ho rovinato la vita». Una ritrattazione confermata anche dalla testimonianza di alcune amiche della minorenne. «Lei l’ha confessato a me - dice Liberata - il patrigno non l’ha mai toccata. È fuggita a causa di Genny, ed è sempre a causa sua che ha raccontato tutte quelle bugie. Da molto tempo parlava di fughe e di addii, ma noi amici la prendevamo in giro e non le davamo credito».

Tutta la città è tappezzata di manifesti della ragazzina dal viso d’angelo, e ieri da piazza Luigi Palomba è partita una maratona di volantinaggio organizzata dalle sue amiche del cuore. Qualsiasi sia la verità, ora si teme per la vita di questa ragazzina forse troppo sola. COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?

0 commenti:

Posta un commento