“Io ho un’idea, ma ritengo di non doverla dire”. Queste le parole di Antonio Manganelli, capo della Polizia, che in merito alla scomparsa di Yara


“Io ho un’idea, ma ritengo di non doverla dire”. Queste le parole di Antonio Manganelli, capo della Polizia, che in merito alla scomparsa di Yara Gambirasio ha riferito una vera e propria relazione sulle ultime novità delle indagini. La tredicenne di Brembate, piccolo centro in provincia di Bergamo, manca da casa da quel fatidico 26 novembre. La speranza non ancora perduta della famiglia Gambirasio segue in maniera parallela l’ottimismo che fuoriesce dalle parole di Manganelli in merito alla scomparsa di Yara con la rivelazione della pista estera setacciata dagli stessi inquirenti: “Siamo in contatto con le polizie di 188 Paesi. Credo che chi indaga abbia il dovere di sperare. Gli investigatori hanno il dovere di individuare la causa di questa scomparsa, colui o coloro che hanno sottratto questa ragazza, devono raccogliere un quadro indiziario per consentire uno sviluppo processuale”. Le indagini per il ritrovamento di Yara quindi proseguono ad ampio, la pista estera non è assolutamente tralasciata e il coinvolgimento dei 188 paesi la dice lunga sulla puntigliosità che le forze dell’ordine stanno mettendo per risolvere la questione legata alla scomparsa della tredicenne ginnasta di Brembate. La pista estera non esclude la pista italiana, quella del territorio circostante il paesino di Brembate dove risiede la famiglia Gambirasio. L’ottimismo di Manganelli da speranze concrete ai familiari di Yara che nelle prossime ore lanceranno un ulteriore appello. La comunità del bergamasco non ha finito le proprie dimostrazioni di solidarietà nei confronti della famiglia di Yara che secondo gli inquirenti potrebbero rivelarsi importanti per il proseguo delle indagini magari convincendo chi sa qualcosa a parlare sul mistero del caso che riguarda Yara Gambirasio. Intanto perde sempre più terreno la deposizione di Tironi, il giovane diciannovenne di Brembate che in una sua testimonianza aveva ammesso di aver visto Yara il giorno della scomparsa in quelle ore fatidiche che vanno dalle 18,42 alle 18,44. Lui però si trovava a casa di un amico intento a giocare con dei videogames. COSA PENSI DI QUESTA NOTIZIA?

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